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Musica PopoIare ltaIiana

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SOTIS di CASTEL DEL RIO

Si tratta di una quadriglia con tre figure su passo di scottish. Qui è suonata live da JC Battilani per i ballerini del GDVS (gruppo danze val santerno); la musica originale di questo ballo fu suonata a Castel del Rio e borgate limitrofe da Renato Quercia con l’organetto diatonico, sino ai primi anni del secondo dopoguerra, poi cadde in disuso; è stata ricuperata da Mauro Grassi e Gian Carlo Battilani grazie alle registrazioni di Franco Benni

La RONCASTELLA

Molti sono stati gli informatori sul tema della Roncastella, primo fra tutti il sig. Mantì da Fontanelice…tutti hanno insistito sul carattere atletico della danza. Uno sfoggio di virtuosismo dove ognuno, in pochi attimi, doveva dare il meglio di sé. Si esibivano tutte le coppie. L’importante era il “tocco” proprio, la personalizzazione del balletto nella danza. Talvolta diventava una sfida tra ballerini e suonatori in un crescendo di velocità. Era senza dubbio il ballo più rinomato, conosciuto in tutti i borghi…
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SALTARELLO di CASTEL DEL RIO

Il saltarello a Castel del Rio fu suonato fino ai primi anni del secondo dopoguerra da Renato Quercia con l’organetto diatonico, poi questo ballo cadde in disuso. E’ riemerso dai ricordi di persone molto anziane (le sorelle Brunina e Diana di Castel del Rio) nel corso della ricerca etnomusicologica di Mauro Grassi e Gian Carlo Battilani in val Santerno

MULNESA di CASTEL DEL RIO

Si tratta di una quadriglia ch fu suonata fino ai primi anni del secondo dopoguerra da Delso Giannelli e da Renato Quercia. Il ricordo del ballo è rimasto vivo solo a Caste del Rio e si è invece perso in alta Val Santerno.

LOMBARDINA di SAN PELLEGRINO

Anche questo brano è stato ricuperato nella ricerca sul campo di Mauro Grassi e Gian Carlo Battilani, grazie ad una registrazione dell’etnomusicologo Giuseppe Bellosi, fatta a Delso Giannelli di San Pellegrino alla fine degli anni ’80. Bellosi stava cercando i testi del Cantamaggio in val Santerno e così potè incontrare Delso che faceva parte, come organettista di riferimento, dei Maggiaioli di Firenzuola.

TRESCONE di SAN PELLEGRINO

Si tratta di un “trescone propriamente detto” da differenza della Veneziana, che pure è trescone ma celato sotto la dicitura di una manfrina; fu suonava da Delso Giannelli con il suo organetto a due bassi per decenni, come ricordato dalla di lui vedova, signora Leopolda Ferri

SALTARELLO di SAN PELLEGRINO

In val Santerno sono stati identificati solo due saltarelli autoctoni, uno a Castel del Rio di cui il massimo interprete fu Renato Quercia, e questo di San Pellegrino, che è ubicato in alta valsanterno (San Pellegrino è una frazione del comune di Firenzuola). Delso Giannelli lo sonò per decenni con l’organetto a due bassi come ce lo ha ricordato la vedova Leopolda.

LA VENEZIANA di SAN PELLEGRINO

Si tratta di un trescone che suonava il mitico Delso Giannelli; una danza per (almeno) due coppie che interagiscono in galoppi, catene e tre figure. musica registrata del MAC TRIO, coi ballerini del GDVS (gruppo danze val santerno).