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Musica PopoIare ltaIiana

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juan carlos battilani

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IL RUSSIANO di VAL SANTERNO

Per questo brano la coreografia è mutuata dal russiano di Galeata però il balletto si esegue sul passo base di bassa val Santerno, quello che si fa in Roncastella e che prevede movenze diverse per la dama e per il cavaliere.

GIGA DI SAN PELLEGRINO

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Delso Giannelli da San Pellegrino (alta val Santerno) suonava questa giga per 4 coppie che lui, nell’intervista concessa a Giuseppe Bellosi alla fine degli anni ’80, chiamava “quadriglia”; di questo si tratta, una giga da ballare in schiera, ancora ballata a Firenzuola durante la festa della Aringata (festa di mezza quaresima). La versione rituale (che suona tuttora Giovanni Paolini a Firenzuola) è più lenta rispetto alla versione di Delso salvata dal Bellosi. In questo video il ritmo è quello di…
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BALLO CASTELLANO

Il ballo è originario della valle del Santerno ma si è sviluppato per una coincidenza singolare in val Sillaro, e più precisamente a Castel San Pietro. Noto talvolta anche come “ballo dei nastri”. Si sa che anticamente la chiesa sempre osteggiò il ballo considerandolo l’anticamera del peccato; così, per forma di puritanesimo, al ragazzo non era permesso il contatto diretto con la mano della ragazza; si pensò di ovviare interponendo tra le mani un fazzoletto o un nastro. La madre…
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IL TRESCONE DI VAL SILLARO

Il ballo è originario della valle del Santerno ma si è sviluppato per una coincidenza singolare in val Sillaro, e più precisamente a Castel San Pietro. Noto talvolta anche come “ballo dei nastri”. Si sa che anticamente la chiesa sempre osteggiò il ballo considerandolo l’anticamera del peccato; così, per forma di puritanesimo, al ragazzo non era permesso il contatto diretto con la mano della ragazza; si pensò di ovviare interponendo tra le mani un fazzoletto o un nastro. La madre…
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LA TRECCIA DI SASSOLEONE

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La ricerca etnocoreutica di G Carlo Battilani e Mauro Grassi in Val Santerno e Val Sillaro portò al maestro Italo Ghini che fu a lungo direttore della Banda di Castel San Pietro. In gioventù Ghini formò un quartetto famoso (GHITA) tra il 1947 e, grosso modo, gli anni ’60. Clarinetto, chitarra, batteria, basso…suonavano lo swing e il boogie che le truppe americane avevano portato in italia. Ma quando la Ghita suonava in montagna nelle veglie del primo dopoguerra, cominciare la…
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SOTIS DI VALMAGGIORE

Informatore della musica fu Fernando Pompei (Firenzuola 1923 -Casalfiumanese 2010); egli fu l’ultimo suonatore superstite in Val Santerno che suonava l’organetto diatonico a tre file, senza bassi, detto “bolognese”; Fernando ricordò che la melodia di questo ballo non era composizione sua ma l’aveva sentita in gioventù da un certo Luigì d’cà d’Mundozz, suonatore di organetto, che rimase vittima di una granata alla fine della seconda guerra mondiale. Luigì era originario della parrocchia di Valmaggiore nei pressi di Coniale, per cui…
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TRESCONE di CASTEL DEL RIO

Questo trescone era in uso a Castel del Rio e lo suonava Renato Quercia con l’organetto; il ritrovamento in questa ricerca etnomusicologica di Mauro Grassi e Gian Carlo Battilani, è dovuto ad una antica registrazione raccolta a fine anni ‘80 da Franco Benni, che conobbe personalmente Renato e lo accompagnò in chitarra durante gli ultimi anni della sua vita musicale. Renato era figlio di Federico Quercia, ebanista e costruttore di organetti famoso in tutta la valle e punto di riferimento…
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