Raoul Casadei, l'inventore del «Vai col liscio!»
Casadei è morto a 83 anni. Esclamò per la prima volta alle Rotonde la frase che divenne il suo marchio di fabbrica
Raoul Casadei, indiscusso il re del liscio morto sabato a Cesena all’età di 83 anni a causa del Covid-19, aveva coniato il suo più celebre marchio di fabbrica a Garlasco.
Lo aveva svelato il figlio Mirko due anni fa prima del concerto in programma a Ferrera Erbognone. «Durante una pausa – ricordava l’erede della musica romagnola – mio padre ricevette una domanda da un giornalista: “Come va stasera, Raoul?”. Lui rispose: “Vai col liscio!”. E il giorno dopo, in tutta Italia, il genere folk romagnolo cambiò nome in liscio: da allora questo termine è diventato sinonimo di divertimento sulla pista da ballo».
Nipote del leggendario Secondo, che aveva fondato l'orchestra nel 1928 e che fu l’autore di “Romagna mia”, Raoul ha allargato i confini del genere mescolando la tradizione con la canzone più popolare ottenendo un successo clamoroso negli anni Settanta proprio grazie alla sua immagine popolare che non temeva il kitsch, ma che era così rassicurante da farlo diventare un richiesto testimonial della pubblicità (Barilla e Biancosarti).
"Gli artisti come Raoul non moriranno mai rimarrà sempre vivo nella sua musica e nelle sue canzoni che viaggiano nell'aria e continuano a esistere", ha detto Mirko Casadei, il figlio di Raoul che dal padre ha ereditato la guida dell'orchestra. "Oggi - ha detto - è un giorno triste per la Romagna, per tutta Italia, per la musica popolare".
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