Il passagallo

- Sito ufficiale:
- Discografia:
- 2002 Lu sole mo cale, ed. Il passagallo, Pineto 2008 Bonnì bonn’Anne, canti e musiche tradizionali in Terra d’Abruzzo, ed. Il passagallo, Pineto. - 2010 Co’ l‘occhi bassi, musica popolare in terra d’Abruzzo, Musicomania, Nepezzano (Te). • Brani Il passagallo in Compilation 2003 CD Tribù italiche: Abruzzo, WORLD MUSIC MAGAZINE (n.60) -EDT, Torino - 2006 Canti Popolari d’Abruzzo, Lu passagalle (brani 5-9), IL CENTRO, ed. EcamLab, Pescara - 2008 Abruzzo sound, etnica, vol.4, Ecamlab, Pescara - 2009 Animammersa, lettere da L’Aquila, voci e suoni della memoria, Live Perdonanza.
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Abruzzo
La crescita artistica del gruppo Il passagallo, nato nel 1998 e finalista nel 2011 al concorso Folkontest – Festival Folkermesse di Casale Monferrato, è maturata attraverso un percorso caratterizzato dall’indagine sul campo dell’etnomusicologo Carlo Di Silvestre (1984-2014), dallo studio dei repertori, dalla ricerca delle sonorità e di un personale stile musicale in cui l’invenzione sonora, ispirandosi alla cultura multietnica di tradizione orale abruzzese, ne amplifica le coloriture, i fraseggi ed i ritmi.
Il passagallo propone nei vari concerti tematici una sintesi poetico-musicale di matrice popolare delle “culture diverse” disseminate nei secoli in Terra d’Abruzzo. Le sonorità, i ritmi ed i racconti leggendari presenti nel repertorio di tradizione orale abruzzese ci rimandano alle culture provenienti sia dall’area mediterranea che europea. Culture che hanno dato vita, con la loro fusione, ad un’unica entità popolare espressa attraverso la musica.
Il repertorio è caratterizzato da canti rituali, storie, ballate, stornelli d’amore e sdegno, canti del distacco e canti sul lavoro. L’incantevole voce di Graziella Guardiani esalta sia l’aspetto semantico dei testi che l’andamento di melodie ora sinuose e dolci, ora aspre ed incalzanti. Il sostegno armonico è affidato a strumenti legati alla tradizione come l’organetto e la fisarmonica magicamente suonati da Guerino Marchegiani; la chitarra battente ed il colascione di Carlo Di Silvestre arricchiscono l’impasto ritmico-sonoro; il violino di Giovanni Ciaffarini rimarca i fraseggi melodici; il contrabbasso suonato da Tommaso Paolone disegna le diverse armonie mentre i tamburi a cornice di Fabio Di Gabriele e le percussioni di Gabriele Guardiani accentuano l’effetto musicale catartico.