Continua il viaggio di musica popolare italiana alla ricerca dei testi e delle tradizioni in giro per l’Italia. Questa settimana ci fermiamo nelle Marche e cerchiamo di conoscere un pò di più la cultura e la storia del popolo marchigiano attraverso lo stornello.
La Regione Marche ha al suo interno una terra, tra le province di Macerata e Fermo, con forti tradizioni contadine: il Piceno.
Nel territorio piceno c’è una importante e sentita tradizione orale che negli anni ha dato vita ad un Festival del Folklore molto partecipato. Un festival che ripropone il passato attraverso il presente. Una festa fatta di danze e canti.
Le danze sono quelle tipiche del folklore, come il saltarello. I canti sono quelli che nascevano così, durante le giornate di lavoro, durante la mietitura o la vendemmia.
Cantare serviva per alleviare il dolore e la fatica, per sorridere un po’ della vita. Una vita dura.
Al centro dell’Italia le Marche presentano una serie di stornelli. Poche le tematiche diffuse che ritornano in ogni genere e sottogenere: l’amore e il lavoro. L’amore cantato, e ironico e tenero a seconda del finale della storia. Il grano turco raccolto e portato sull’aia dai contadini che vi si sedevano sopra e mentre "scartocciavano" intonavano una sorta di "botta e risposta" fra l’uomo e la donna. Il canto a batocco. I canti di ogni momento, i dispetti di sera, i dispetti del cammino davanti alla casa dell’innamorata, i dispetti gelosi.
Tra le caratteristiche dello stornello marchigiano troviamo allo stesso tempo l’apparente e difficile comprensione della lingua e la semplicità dei termini e dei temi, la mancanza di una struttura metrica precisa e tanta ironia.
Noi vi presentiamo un esempio eseguito dal gruppo folk Vincanto.
http://youtu.be/1RPWKEqN5tw
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