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La Quadriglia

La Quadriglia

La quadriglia deriva da danze contadine francesi (in inglese country dance, da cui contraddanza) che ebbero poi il nome francese originario quadrille, da cui deriva il nome odierno italiano, originatesi a partire dal XVII secolo e poi sviluppatesi nel XIX secolo in Inghilterra e negli Stati Uniti.

In seguito vennero unite alla quadriglia influenze di contraddanze inglesi, scozzesi e francesi fino ad ottenere lo stile attuale facendola, tuttavia, rimanere un ballo sempre in stile di contraddanza.

Nell'Ottocento vennero realizzati i primi studi-metodo su manuali che spiegavano come riportare su carta le quadriglie. Non venivano spiegate le tecniche di composizione ma come scrivere le varie figure (generalmente 5) che il coreografo o direttore di figura decideva poi in seguito come disporre in un ordine a suo piacimento e gusto.

 

 

La quadriglia è una danza per grandi gruppi, è praticata in occasioni di festa. È una danza tipica dei matrimoni: nelle aree meridionali (Lucania, Puglia, Molise, Abruzzo) fino a qualche decennio fa - in alcuni luoghi ancora oggi - i festeggiamenti si concludevano quasi sempre con questo tipo di danza. È necessario individuare due conduttori: la prima coppia infatti deve conoscere la danza, perché le coppie in processione seguono i primi due ballerini, che stabiliscono le coreografie. Si parte con una processione di coppie che procedono in direzioni opposte. Ciascun membro della coppia segue la fila in cui si trova e si separa temporaneamente dal compagno durante la danza, per poi rincontrarlo. La quadriglia è uno di quei balli nati dalla fusione di tradizioni popolari rurali e tradizioni aristocratiche.

 

 

L’età napoleonica ha segnato l’ingresso “rivoluzionario” di questo nuovo ballo nel sud Italia, dove ha attecchito
influenzando i balli preesistenti e rendendo le tarantelle esistenti più figurate. La quadriglia si è caratterizzata prevalentemente come ballo matrimoniale, praticamente obbligatorio per quasi tutto l’Ottocento e l’intero Novecento nelle feste associate ai banchetti degli sposalizi. Fino agli anni Cinquanta il ballo era tipico anche della mascherata carnevalesca, che imitava la quadriglia nuziale, con i personaggi maschili e femminili della parentela interpretati da soli uomini, metà in abiti femminili e metà in abiti maschili. La contaminazione di danze provenienti dagli ambienti aristocratici nobiliari e borghesi con tarantelle più popolari hanno dato origine anche ad altre danze: la schottish, il valzer, la polka e la mazurka, e le loro varianti figurate.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la ricostruzione e le ondate di emigrazione di massa dal sud al nord Italia, negli anni Cinquanta e Sessanta, la modernizzazione della società hanno indotto i pugliesi al rifiuto dei vecchi balli ed alla sostituzione di questi con i balli moderni internazionali o televisivi.

 

 

Passo base: passettini in avanti a tempo di musica, tenendo per mano il compagno, con piccole
flessioni delle spalle e del viso a destra e a sinistra.

Coreografie
Fontana: le coppie partono in processione, si dividono a fontana, si ricompongono.
Tunnel: le coppie partono in processione, si dividono a fontana in due lati, si forma il tunnel, le coppie passano una dopo l’altra sotto le altre coppie che avranno formato un tunnel tenendosi per mano con le braccia alzate.
Cerchio: si forma un unico grande cerchio. Il conduttore rompe ad un certo punto il cerchio e passa, seguito dalla fila di ballerini, sotto le braccia di coloro che sono ancora disposti in cerchio

 



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