Tarantella *Cruda
Le coreografie minimaliste e originali sono il sapore di tarantella *cruda. Una storia danzata la cui musica si scrive nell’aria addosso alla danza, stretta nei passi, piena di movimenti e sussulti. Forti si sentono i furori della pizzica, le madonne delle tammurriate e l’esigenza, forse il desiderio, l’impulso di tradire. ilaria donati 2 [tarantella *cruda LIVE al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli] Tradire e tradizione sono due parole che hanno la stessa radice, due facce della stessa medaglia. Convivono nel tentativo stesso di fare arte – tra amore, rabbia e orgoglio – attingendo alla cultura del sud Italia. Un’eredità pesante e trasognata. Un tradimento che si rivela complicato. Una musica nuova. Sulle note chiare della chitarra battente i colpi sono del corpo, dei piedi, dei movimenti nudi, di moderne claquettes. La danza s’impone, con discrezione si riprende quell’attenzione che le spetta, il senso di affermare la presenza nel mondo, motore anche del tarantismo che fu. A questo punto la tarantella, è femmina. Tradiamola ancora: facciamola vivere almeno un’altra notte. ©tullia conte 2012