Stefano Saletti's Soundcity in the Transglobal World Music Chart's top ten
Few days away from the publication, "Soundcity" the new Stefano Saletti and Banda Ikona's album goes in the Transglobal World Music Chart's top ten, the global rank of the world music.
The TWMC is a rank compiled each month by 50 journalists of the greater world music's newspapaers and represents one of the most important recognitions of the global review of folk, popular, ethnic and world musics.
A great result for the album published by Finisterre that relates in music the border cities of the Mediterranea Sea.
After the success of the previous “Folkpolitik” (dedicated to freedom songs), it comes out the fourth album of Stefano Saletti & Banda Ikona, SOUNDCITY (CD Finisterre FT 67) an album born to relate the sound of the Mediterranean Sea border cities.
Saletti in questi anni ha viaggiato con la sua musica da Lampedusa a Istanbul, da Tangeri a Lisbona a Jaffa, Sarajevo e Ventotene e in questi luoghi ha registrato suoni, rumori, radio, voci, spazi sonori.
Partendo da tutto questo materiale ha composto un affresco sonoro che racconta il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, i drammi dei migranti, la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le “strade” del Mediterraneo, cantato, come sempre, in SABIR, la lingua del mare e del possibile dialogo.
Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori.
Compagni di viaggio di Saletti, polistrumentista che suona oud, bouzouki, saz, chitarra, piano, percussioni, ci sono i musicisti che da dieci anni fanno parte della Banda Ikona: Barbara Eramo (voce), Gabriele Coen (fiati), Mario Rivera (basso), Carlo Cossu (violino), insieme a prestigiosi ospiti Riccardo Tesi (organetto), Lucilla Galeazzi (voce), Nando Citarella (voce e tammorra), Gabriella Aiello (voce), Arnaldo Vacca (percussioni), Giovanni Lo Cascio (batteria e percussioni), Jamal Ouassini (violino), Yasemin Sannino (voce), Awa Ly (voce), Pejman Tadayon (ney, daf), Alessandro D’Alessandro (organetto), Giuliana De Donno (arpa), Emeka Ogubunka (voce).
Un grande ensemble mediterraneo che trasforma la Piccola Banda Ikona nella BANDA IKONA.
Prodotto come i due ultimi lavori da Finisterre, il disco si snoda come un concept album: parte e ritorna a Lampedusa, simbolo delle contraddizioni della nostra epoca divisa tra accoglienza, integrazione e la creazione di nuovi muri. Si apre con una preghiera cantata in Swahili, la lingua dell'Africa Orientale, poi arriva in Turchia, dove il canto di una donna a Istanbul il 29 aprile 2013 viene interrotto dalla voce di un passante americano che sembra preannunciare una profezia: "Ci sarà del caos il 1° di maggio"... che si avvera con gli scontri di Gezi Park e la tragica morte del quattordicenne Berkin Elvan.
Una tammurriata notturna a Ventotene, isola di confino e di frontiera, diventa un Padre nostro (cantato in sabir) alla maniera dei pescatori nei porti del Mediterraneo.
A Jaffa una protesta di rabbini blocca la città. Sul porto di Tangeri a fine agosto centinaia di auto di migranti aspettano di imbarcarsi per tornare in Spagna. Il testo è ispirato a un brano tradizionale che dice:
“Tu che parti, dove vai? Finirai per ritornare”.
La vita diventa musica, i rumori della realtà si trasformano in melodie e ritmi. Le strade del Mediterraneo risuonano di echi lontani e presenti e ci ricordano che da sempre sono tutte collegate: per mare e per terra.
BANDA IKONA
STEFANO SALETTI: bouzouki, oud, chitarre, piano, bodhran, talking drums, tammorra, marimba, cori , programming
BARBARA ERAMO: voce
GABRIELE COEN: clarinetto, sax
CARLO COSSU: violino
MARIO RIVERA: basso acustico
CON
GIOVANNI LO CASCIO: drums set, darbouka, davoul, riq, krakeb, talking drums
ARNALDO VACCA: bodhran, canjira, riq, darbouka, daf, udu, zucca, tamburello, talking drums, davoul, shaker, vibraton, castagnette
Tags: finisterre Piccola Banda Ikona Stefano Saletti
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