Festival delle Launeddas di Villaputzu: l' emozione e l' entusiasmo della X edizione
Grande soddisfazione per la chiusura del X Festival delle Launeddas di Villaputzu, una manifestazione storica che racchiude e caratterizza la cultura di tutta la regione. Una ragazza di Villaputzu, cronista locale, Sara L. Canu ci fa rivivere le sensazioni del Festival, scandito nei vari momenti e vissuto in prima persona.
Il Festival delle Launeddas di Villaputzu si conferma un evento culturale tra i principali del Sud Sardegna, dove la celebrazione dell’arcaico strumento musicale si trasforma in uno spettacolo che lascia i partecipanti senza fiato. Migliaia di persone hanno affollato la piazza Marconi e la via Nazionale, luoghi che hanno ospitato la sfilata animata da diversi gruppi folk. Tra gli altri: i gruppi di Villaputzu, gli Scruzzonis di Siurgus Donigala, i Tumbarinos di Gavoi, i Sonus di Ogliastra e i Sulittus. Ospiti internazionali il gruppo Ballet Folklorico Hueheucoyoti dal Messico e Volkstanzmusik Frommern dalla Germania.
Ad aprire la parata i suonatori di launeddas di Villaputzu, organizzatori dell’evento e impegnati a salvaguardare e diffondere la tradizione musicale villaputzese.
Il proseguimento della serata avviene quasi senza interruzioni. Dopo aver percorso la via principale del paese e alcuni tratti del centro storico, il rientro della parata avviene in piazza Marconi dove iniziano le esibizioni dei gruppi partecipanti. Danze al centro della piazza e pubblico sistemato tutt’intorno ad ammirare, filmare e fotografare lo spettacolo che avviene davanti ai loro occhi.
A condurre lo spettacolo sulla scalinata di piazza Marconi, per l’occasione palcoscenico degli artisti, è stata la cantante Sandra Ligas che ha regalato al pubblico di Villaputzu anche due esibizioni canore.
Grande emozione quando a calcare il palcoscenico sono stati i padroni di casa Andrea Pisu e Giancarlo Seu, artisti di fama internazionale che portano il suono delle launeddas in giro per il mondo e che, per una notte, hanno mostrato al proprio pubblico parte di quelle esperienze e suggestioni che hanno vissuto nei loro numerosi viaggi.
Di rara bellezza e originalità il momento che ha visto la perfetta unione tra le launeddas del maestro Gianfranco Mascia e la breakdance di Fabio Medda, accompagnate dal cajon di Matteo Pisanu a dimostrazione del fatto che tradizione e contemporaneità possano convivere perfettamente quando a unirle è la forza e la bellezza dell’arte.
Non sono mancate le nuove leve: ammirevole l’entusiasmo dei suonatori più giovani, Simone Atzori, Simone Cireddu e Francesco Zucca, allievi dell’associazione già con diversi anni di studio alle spalle e da considerarsi senza dubbio come nuove promesse della musica tradizionale sarda.
Le attività commerciali di Villaputzu con le loro vetrine adibite a tema sono state la cornice perfetta per il Festival. Le launeddas fiorite della vetrina del negozio di fiori “M’ama non m’ama” si sono aggiudicate il premio per la vetrina più apprezzata.
Oltre al viaggio musicale, nel mondo e nella tradizione sarda, c’è stata la possibilità di affrontare un altro tipo di viaggio a stretto contatto con un altro dei cinque sensi: il gusto. Per la prima volta, la via Nazionale, è diventato un grande ristorante a cielo aperto con tutti i responsabili delle attività gastronomiche impegnati a cucinare e inebriare la strada con i loro profumi. E a spingere i numerosi partecipanti a cedere alle tentazioni dell’ottimo cibo.
Forti dall’esperienza del festival appena concluso, con l’entusiasmo e la voglia di crescere e migliorare, iniziano già i lavori dell’associazione per l’edizione del prossimo anno. Sarà l’undicesima!
Tags: Festival delle Launeddas Launeddas Villaputzu
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