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Il nuovo singolo della folk band Tàlassa: Ië so’ cundendë

Il nuovo singolo della folk band Tàlassa: Ië so’ cundendë

 

 

Ië so’ cundendë, «io sono contento», in rigoroso dialetto castellanetano. E’ il titolo del nuovo singolo della folk band Tàlassa,  «una tarantella nera e anarchica, una sfida alla morte e un inno senza tempo all’amore sentimentale». Il gruppo musicale che fa ricerca etnografica sul Meridione ha base a Castellaneta, composto da Antonella Recchia (voce), Agostino Palmisano (voce e chitarra), Tommaso Carotenuto (corde acustiche) e Filomena Pucci, alle percussioni. Il quartetto si identifica con la divinità primordiale del Mare, Thalassa, figlia di Etere, il cielo superiore, ed Emera, il giorno. Fratello e sorella, marito e moglie, zampillanti dalla sorgente di infinita cultura che è la Magna Grecia. Terra di influenza delle popolazioni tarantine, che si è tramandata sino ai suoni popolari dei Tàlassa.

Dopo la ballata ironica del dicembre scorso Sannecolë, dedicata al Santo Patrono giunto dall’Oriente, ad integrazione dell’Ep L’Acclissë, i Tàlassa continuano a battere il percorso di riscoperta culturale, leggendo in musica un altro estratto della tradizione. Ië so’ cundendë rappresenta una perla letteraria tratta dalle perdute tarantelle tarantine curative, utilizzate nel capoluogo ionico. L’opera è stata rielaborata dalla formazione castellanetana col suo ormai tipico marchio di fabbrica fatto di tessuti vocali mai scontati, chitarre incisive e quadrature ritmiche imperiose.

Il nuovo singolo dei Tàlassa, nella sua pubblicazione viene accompagnato dal brano Nefti, omaggio alla divinità egizia sorella della ben più conosciuta Iside, deputata sia alla protezione delle partorienti che nume tutelare delle prefiche e consolatrice dei defunti. Un brano atipico, essenziale nella costruzione, dalle tinte new wave, che il gruppo jonico sfrutta al massimo grazie alla collaborazione con Alan Mers, il musicista elettronico che ne ha curato il remix presente come bonus track. Degna di nota anche la collaborazione per la copertina che vede la partecipazione dell’artista Nicola Curri (altro talento di Castellaneta) con un volto di Madonna in bassorilievo che si amalgama perfettamente alla grafica di Filomena Pucci.

Con questo singolo i Tàlassa tracciano una nuova direttrice d’azione dove i generi musicali si dissolvono proprio come la malattia del morbo che le tarantelle arcaiche cercavano di curare. Nella loro musica non c’è mai spensieratezza ma la contentezza sì, quella di essere consapevoli di poter guarire dall’omologazione.







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